Confettura di albicocche al timo selvatico

confettura di albicocche al timo

La Sardegna, piccolo continente lungo duecento chilometri, offre prodotti agricoli meravigliosi. Prodotti che, se da un lato rimangono sconosciuti ai più e rischiano di scomparire travolti da varietà più produttive e più appetibili destinate a un mercato viziato e superficiale, dall’altro resistono bene in piccole aziende agricole e negli orti e, di recente, cominciano a suscitare nuovo interesse tra i consumatori più attenti.

Tanto per fare un esempio, esistono ben venticinque varietà di ciliegie sarde, come la Furistera dolce e croccante; la Tenalgia piccola e intensamente profumata; la Carruffale precoce e agrodolce. E trenta varietà di susine, come la Limuninca di colore giallo intenso; la Corittu a forma di cuore e la Sighera dal sapore aromatico. E i fichi Monteleone con la buccia dal colore nero; i Rampellina con frutti grandi e dolcissimi o la varietà Bianca, che si gusta sia a fine giugno con frutti grandi e dal sapore delicato, sia a fine estate con frutti più piccoli ma tremendamente dolci.

E poi ci sono le nespole del tipo Ciprò, piccoline e tipiche di Sassari, e infine le fantastiche albicocche della varietà Busuccio (o Bisuccio), piccole e piene di lentiggini rosse. E, di certo, non ne sto citando nemmeno la metà.

Con le albicocche di questa varietà ci ho fatto una confettura che (me lo dico da sola!) è superlativa: una delle cose più buone che io abbia mai mangiato. Per darle un piccolo tocco in più l’ho aromatizzata con il timo selvatico che cresce felicemente e abbondantemente in molti terreni; ottimo quello che si trova sul Monte Limbara, ma perfetto anche quello che si imbeve di aria di mare a Balai o sulla strada tra Sorso e Sennori. Fateci caso quando è in fiore: sì, quei delicati e luminosi fiorellini viola sono quelli del timo selvatico.

confettura di albicocche al timo selvatico

Confettura di albicocche al timo selvatico

1 kg di albicocche varietà Busucciu (pesate già senza nocciolo)

100 g di zucchero bianco

200 g di zucchero di canna

5 g di foglie di timo selvatico pulite

scorza (solo la parte gialla) di ½ limone

Portate a ebollizione un bicchiere d’acqua in un pentolino. Mettete in infusione le foglie di timo e la scorza di limone. Coprite e lasciate raffreddare completamente.

Dopo aver lavato e mondato le albicocche passatele con il passaverdura e raccoglietele in una pentola con il fondo pesante. Aggiungete lo zucchero.

Filtrate l’infusione di timo e limone e aggiungetela alla frutta.

Cuocete per circa 40 minuti, fino a che il composto non si addensa.

Invasettate in vasi di vetro sterilizzati, chiudete bene il coperchio e lasciate raffreddare a testa in giù, così che si formi il sottovuoto.

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