Paulilatino (in lingua locale Paùlle), in provincia di Oristano, ha poco più di duemila abitanti e si trova più o meno in mezzo all’isola. È un paese con case antiche in basalto scuro con porte spesso risalenti al periodo aragonese, una bella fontana, stradine tranquille.
Un territorio abitato da sempre
Il territorio custodisce oltre cento siti nuragici, primo fra tutti il Pozzo sacro di santa Cristina, costruito e frequentato tra il XII e il VIII secolo prima della nostra era. E testimonianze umane ancora più antiche, come le tombe di giganti di Goronna, di cui una, lunga 25 metri, è tra le più grandi dell’Isola. E poi ci sono la chiesetta campestre di santa Cristina, dell’XI secolo, le chiese urbane di San Teodoro e santa Maria Maddalena e il Museo etnografico…
I veri tesori
Insomma c’è parecchio da vedere a Paulilatino, ma il bello è quello che non si vede, o, meglio, che si vede raramente. Le maggiori attività della zona sono legate alla vita agropastorale: a Paulilatino si producono formaggi e pani unici e rinomatissimi, che, però, ammettiamolo, non è facile acquistare, ne è facile comprendere in pieno finché non capita LA grande occasione: l’apertura dei forni. Quando, cioè, una grande macchina organizzativa, sostenuta a guidata soprattutto dalle donne, permette ai visitatori di entrare nelle case e nei cortili segreti, dove si trovano antichi, ma sempre efficienti, forni per il pane.
Dare forma impastando la fantasia
I pani quotidiani e i pani rituali e i pani festivi. Per produrli ci vogliono forza, impegno, fatica e delicatezza, ingegno e fantasia. Il fatto più sbalorditivo è che tutto parte da semola, acqua e un pizzico di sale: vedere come da questi ingredienti, che diamo così facilmente per scontati, prendano corpo e… vita oserei dire, tante forme, consistenze e sfumature di sapore diversi è un’esperienza emozionante.
Mi piace quindi condividere con voi una galleria fotografica relativa ai pani di Paulilatino, così come ho avuto il piacere di scoprirli grazie all’invito di alcune persone appassionate del proprio territorio, desiderose di condividere il frutto del loro impegno: Chiara, Bastianina, Roberto, Maria e, naturalmente, tutte le altre fantastiche signore del pane.
Saperne di più
So che “l’argomento pane” appassiona molti di voi. Per questo vi rimando ad altri articoli qui nell’archivio che forse potete leggere con piacere:
Lo stesso dicasi per il formaggio, che qui ho citato solo en passant, ma che è un argomento vasto e vario, soprattutto riferito alla Sardegna. Potete trovare di più seguendo questi link:




