In tutte le case in cui ho vissuto c’è sempre stato almeno un davanzale, una mensola, uno strapuntino pieno di vasetti e vasettini, con acqua, terra, cotone idrofilo e altri substrati più o meno fantasiosi dove si potevano allungare radichette, nascere foglioline, sviluppare semini.
Sono una che cerca di far fare radici, in pratica. Non appena la nuova piantina o il semino sono pronti, li sistemo in un vaso, o, quando posso, direttamente in giardino, aspettandomi grandi cose. Non sempre l’operazione riesce bene, ma con le erbe aromatiche, i gerani e le piante grasse ho sempre un discreto successo.
Da un po’ di tempo cerco di riprodurre agli e cipolle. Mi sono impegnata “nell’operazione Aglione” – inteso come Allium ampeloprasum var. Holmense o Aglione di Valdichiana di cui avevo ricevuto un prezioso bulbo proprio per iniziare una mini coltivazione sul terrazzo. Purtroppo è andata male, di certo ho sbagliato qualcosa, oppure l’aria sarda non si addice ai bulbi toscani.
Invece il progetto “cipollina rossa qualsiasi” è stato un successo. Ciò significa che ho avuto la soddisfazione di raccogliere sul balcone della stanza da letto una nuova generazione di cipolline tenerissime, di un bellissimo colore viola, lucide, dall’ottimo sapore.
Le ho subito messe a correre in questa insalata, trovando che si sposassero bene con il pesce spada che ho trovato al Mercato civico sotto casa. Come sempre quando si tratta di insalate non indico la quantità. Potete farne poca e servirla come antipasto, potete farla diventare un secondo leggero, oppure potete abbondare e servire un piatto unico freschissimo e saporito.

Insalata con pesce spada, cipolline e pesche
pesce spada – filetto intero
pesche gialle mature ma sode
ravanelli freschissimi
carote piccole e tenere
lattuga romana
cipolline viola
olio extravergine di oliva
aceto di mele
sale
pepe bianco da macinare e pepe rosa in grani
sommacco macinato
Pulite il pesce spada da eventuali scarti e tagliatelo in cubetti di circa 1,5 centimetri di lato. Riuniteli in una ciotola, conditeli con un po’ di olio, un po’ di aceto di mele, sale e pepe bianco macinato al momento. Coprite e fate marinare per almeno un’ora (meglio due) al fresco.
Mondate le cipolle e affettatele sottili. Conditele con poco olio e poco aceto e lasciatele riposare accanto al pesce (stessa tempistica).
Intanto scaldate la bistecchiera antiaderente sul fornello, lavate e mondate le pesche, tagliatele a spicchi sottili (almeno 8 per ogni pesca, tenendo o meno la buccia secondo il gusto) e grigliateli per 2 minuti per lato. Tenete da parte.
Mondate e lavate, quindi asciugate la lattuga romana scegliendo le foglie più piccole e tenere.
Mondate, lavate e spellate le carote, poi, con il pelapatate, ricavatene tanti nastri sottili.
Mondate e lavate i ravanelli, quindi affettateli sottili con la mandolina.
Assemblate infine l’insalata su ogni piatto con ognuno degli ingredienti preparati creando un insieme armonico.
In una ciotolina emulsionate olio, aceto, sale, pepe rosa e sommacco e con questo condite l’insalata senza mescolare. Servite subito.
Il sommacco
Il Sommacco (Rhus Coriaria) è una pianta della famiglia delle Anacardiacee, come l’anacardo, il pistacchio, ma anche il mango. I frutti sono delle piccole drupe rosso scuro che vengono essiccate e macinate diventando così uno degli aromi più diffusi in assoluto in tutto il Medio Oriente e Nord Africa. In Turchia spesso se ne mette una ciotolina in tavola, a disposizione dei commensali come il sale. Se non lo conoscete ve lo consiglio caldamente. Di recente, poiché la pianta cresce benissimo anche in Sicilia, si è avviata la commercializzazione del sommacco siciliano. Lo potete trovare nei negozi specializzati oppure on line. Possibilmente acquistatelo a peso. Se ne volete sapere di più, mi potete richiedere il numero 26 dell’Orata Spensierata Digest dove ne parlo diffusamente.