I pesti di foglie varie – che non siano basilico – sono molto divertenti. Vanno bene per i crostini, come condimento per la pasta o il riso, come aggiunta al normale condimento per le insalate, con la ricotta o formaggi freschi come certosa, stracchino, anche primosale. Che poi, diciamolo, la parola pesto andrebbe tra virgolette perché, in realtà, solo in casi eccezionali ci mettiamo davvero a… pestellare nel mortaio e, in genere, usiamo con un certo successo il mixer elettrico.
Sia come sia, quelli di rucola, carote, ravanelli e sedano sono i miei “pesti alternativi” preferiti e sono tutti facilissimi e personalizzabili secondo i gusti: più o meno aglio, più o meno o per niente formaggio, più densi, più granulosi… va bene tutto. L’importante è che le foglie siano fresche.
Per quanto riguarda le carote, una volta arrivati a casa con il vostro bel ciuffo verde di barbe (tecnicamente il ciuffo intero è formato da “barbe”) attaccato ai vivaci fittoni arancioni, o viola, o bianchi, o neri, il consiglio è di tagliarlo immediatamente e immediatamente conservarlo in un vaso con acqua ben fredda – come un mazzo di tulipani, sì – in attesa di procedere a “pestarlo”. Infatti le foglie di carote hanno la tendenza ad appassire velocemente.
Con le foglie di sedano il problema non si pone: stanno bene attaccate in cima alle coste e sono piuttosto resistenti. Con la rucola, soprattutto se selvatica – ve la consiglio – si procede come per le carote: appena a casa direttamente nel vaso e, possibilmente, in frigorifero. Idem con i ravanelli: si separano le foglie dalle loro belle radici rosse e polpose e il mazzetto si conserva in un bicchiere con un po’ d’acqua, possibilmente in frigorifero.
Detto questo, usate comunque le foglie il prima possibile.
Non indicherò le quantità: andate a occhio a seconda della materia prima che avete, andate a gusto a seconda del grado di sapidità del formaggio che avete a disposizione e così via. Assaggiate mentre mixate e andrà tutto bene: devono piacere a voi e a chi mangia con voi.

Pesto di foglie di sedano
foglie di sedano
pecorino
olio extravergine di oliva
aglio
noci
mandorle pelate
pinoli
Mondate e lavate le foglie di sedano, poi stendetele su un canovaccio e fatele asciugare, magari anche tamponandole con carta da cucina.
Tenete tutti gli ingredienti a portata di mano. Mettete le foglie nel vaso del mixer poi, azionandolo a scatti aggiungete pian piano un po’ dell’uno e un po’ dell’altro. L’olio è importantissimo. Quando avete raggiunto il sapore e la consistenza desiderata, raccogliete il pesto in una ciotola se lo usate subito, o in un barattolo pulito se lo volete conservare un paio di giorni in frigorifero.

Pesto di foglie di ravanello
Foglie di ravanello
pecorino
olio extravergine di oliva
aglio
mandorle non pelate
semi di sesamo
Mondate e lavate le foglie di ravanello, poi stendetele su un canovaccio e fatele asciugare, magari anche tamponandole con carta da cucina.
Tenete tutti gli ingredienti a portata di mano. Mettete le foglie nel vaso del mixer poi, azionandolo a scatti aggiungete pian piano un po’ dell’uno e un po’ dell’altro. Abbondate comunque con i semi di sesamo. Quando avete raggiunto il sapore e la consistenza desiderata, raccogliete il pesto in una ciotola se lo usate subito, o in un barattolo pulito se lo volete conservare un paio di giorni in frigorifero.
Pesto di barbe di carota
un bel ciuffo fresco fresco di barbe di carota
mandorle non pelate
Parmigiano Reggiano o altro formaggio (tipo il Gran Campidano)
gherigli di noce
olio extravergine di oliva
aglio
pepe bianco
Mondate e lavate le barbe di carota, poi stendetele su un canovaccio e fatele asciugare, magari anche tamponandole con carta da cucina.
Tenete tutti gli ingredienti a portata di mano. Mettete le foglie nel vaso del mixer poi, azionandolo a scatti aggiungete pian piano un po’ dell’uno e un po’ dell’altro. Cercate di bilanciare noci e mandorle. Quando avete raggiunto il sapore e la consistenza desiderata, raccogliete il pesto in una ciotola se lo usate subito, o in un barattolo pulito se lo volete conservare un paio di giorni in frigorifero.
Pesto di rucola
rucola o, meglio, ruchetta selvatica
gherigli di noci
mandorle spellate
pecorino
parmigiano
olio extravergine di oliva
aglio (facoltativo)
Mondate e lavate le foglie di rucola, poi stendetele su un canovaccio e fatele asciugare, magari anche tamponandole con carta da cucina.
Tenete tutti gli ingredienti a portata di mano. Mettete le foglie nel vaso del mixer poi, azionandolo a scatti aggiungete pian piano un po’ dell’uno e un po’ dell’altro. Cercate di bilanciare noci e mandorle e pecorino e parmigiano. Quando avete raggiunto il sapore e la consistenza desiderata, raccogliete il pesto in una ciotola se lo usate subito o in un barattolo pulito se lo volete conservare un paio di giorni in frigorifero.