Gratin classico di cardi

gratin classico di cardi

La stagione dei cardi va genericamente da ottobre a febbraio. Bontà innegabile e versatilità: frittelle, minestre, condimenti, piatti unici.  

E poi di cardi è pieno il mondo: dalle Alpi alle piramidi è proprio il caso di dire, perché è diffuso un po’ ovunque anche se pare sia originario del Corno d’Africa. Moltissime le varietà selvatiche, più o meno grandi, più o meno spinose, con fiori viola, lilla, violetto; le api li adorano e ne ricavano un ottimo miele, il bestiame non li disegna, quanto agli uomini…  non tutti li apprezzano perché sono amari e piuttosto coriacei.

Quelli che invece si coltivano nell’orto sono della famiglia Cynara cardunculus e sono stati via via selezionati per smussare la spinosità e il gusto amaro: ci sono il Gobbo di Monferrato – Presidio Slow Food –, il Cardo di Bologna, il Cardo di Tours, il Cardo gigante di Romagna, più un sacco di altre varietà locali.

Il cardo è digeribile, ricco di vitamine e sali minerali e ha pochissime calorie (17 per 100 grammi), depura il fegato e l’intestino. Però è noiosetto da pulire. Si rischiano i polpastrelli, che oltretutto si anneriscono durante le operazioni di mondatura; quindi, se non vi risulta troppo scomodo, vi consiglio di munirvi di guanti. Bisogna inoltre avere un coltello flessibile e tagliente per passarlo lungo ogni singolo gambo asportando così le spine del bordo e i “fili”, ovvero le lunghe fibre che, seppure assolutamente mangerecce, sono un po’ fastidiose.

Se riuscite a superare l’ostacolo della mondatura provate questo gratin. Malgrado la salsa Mornay, in pratica una besciamella rinforzata che sembra più complicata da fare di quel che è, la difficoltà è modesta, mentre il risultato scenografico è assicurato – soprattutto se avete una bella pirofila di ceramica da forno da portare in tavola – e il sapore è bello deciso, invernale e… soddisfacente.

La pirofila che vedete in foto è grande, circa 28 centimetri di diametro, il che può parere troppo per 4 persone, ma, se ne dovesse avanzare, questo gratin è una di quelle cose che si può serenamente riscaldare.

gratin classico di cardi

Gratin classico di cardi

Per 4 persone

1 pianta grande e fresca di cardi

300 g circa di Gorgonzola Dop

2 manciate di gherigli di noci

+

½ l di latte fresco intero

50 g di burro

50 g di farina di grano tenero

sale

pepe bianco

1 cucchiaio di formaggio grattugiato non troppo stagionato

2 tuorli

2 cucchiai di panna

+

aceto di mele

bicarbonato

burro per la pirofila

Mondate i cardi eliminando la parte finale vicino alle radici, foglie e spine grandi e poi i “fili”. Tagliateli a tocchetti uniformi gettandoli man mano in una ciotola con acqua freddissima e un pochino di aceto di mele e un pizzico di bicarbonato.

Una volta mondati tutti, lavateli sotto acqua corrente e lessateli al dente in abbondante acqua senza sale, ma, se volete, con ancora un pochino di aceto di mele.

Poi scolateli e fateli asciugare distesi su un canovaccio.

Accendete il forno e portatelo a 180°.

Spezzettate il Gorgonzola, tritate grossolanamente le noci. Sbattete i tuorli insieme al formaggio grattugiato.

gratin classico di cardi

In una piccola casseruola dal fondo spesso fate scaldare il latte, poi tenetelo da parte. Nella medesima casseruola fate fondere il burro e immediatamente aggiungete la farina setacciata mescolando velocemente con un cucchiaio di legno. Non fate colorire troppo il roux e aggiungete un pochino di latte tiepido. Mescolate e poi, pian piano, aggiungete il restante latte. Riportate la casseruolina sul fuoco e fate addensare mescolando continuamente.

Non appena la besciamella sarà cremosa e invitante allontanatela dal fuoco e aggiungete il Gorgonzola, le noci, il mix di uova e formaggio e, se volete, un po’ di pepe bianco macinato al momento. In ultimo incorporate la panna. Niente sale.

Imburrate generosamente la pirofila da forno, sistematevi i cardi schiacciandoli anche un po’. Coprite con la Mornay al Gorgonzola e infornate sul ripiano più basso del forno per 5 minuti, poi trasferite più in alto e fate gratinare giusto il tempo necessario.

Portate in tavola fumante.

Articoli consigliati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!