Molto, molto invernale. Patate, cardi, castagne e un buon brodo vegetale – che, volendo, potete personalizzare con un pezzetto di zenzero, un fiore di anice stellato, qualche bacca di pepe di Sichuan – per una minestra pensata per scaldare quelle belle, lunghe serate di gennaio. Quelle da doppie calze e maglioncione peloso che vi fa sembrare un orsacchiotto.
I cardi sì, sono noiosi da pulire e poi vanno sbollentati, ma, in compenso, se vi va, potete lasciare la buccia alle patate, il che è una bella soluzione se avete appena scoperto di aver gettato via per sbaglio il vostro pelapatate preferito… ehm, ehm. E poi la buccia delle patate è ricca di fibre, vitamina C, vitamina Bqualcosa e sali minerali. A patto che l’abbiate ben strofinata e che sia integra, senza ammaccature, segni o germogli; ma in quel caso dovete comunque eliminare anche parte della polpa, quindi il gioco non vale la candela.
Le castagne sono quelle secche. E anche qui, prima di metterle a bagno, controllate che siano perfettamente conservate e che non ci sia ancora della pellicina attaccata, altrimenti la minestra avrà un saporaccio. Se non avete tempo di ammollare le castagne secche, utilizzate le “morbidelle” (cotte al vapore e poi fatte essiccare lentamente).
Poi il procedimento è più che semplice. Consiglio spassionato: visto che, come si diceva, pulire i cardi è noioso, conviene annoiarsi – leggi: pungersi e annerirsi le mani – una volta sola e cucinarne una quantità maggiore del necessario. Nei giorni seguenti, i cardi possono essere un antipasto, servire per condire degli gnocchetti e dei tagliolini (trovate entrambi nella sezione Al volo di questo sito), oppure finire nel sugo di una pasta particolare, o ancora in un risotto, oppure fare da piatto unico. Mangiarli, invece, non vi verrà a noia, perché i cardi sono molto più versatili di quanto si creda.

Minestra di patate, cardi e castagne
Per 4 persone
1 pianta di cardi
4 patate medie
4 manciate di castagne secche
1,5 l di brodo vegetale
1 spicchio d’aglio
1 foglia di alloro fresca
olio extravergine di oliva
sale
+
aceto di mele
Mettete a bagno le castagne secche per almeno 8 ore (la mattina per la sera), scolatele, sciacquatele e tagliatele a pezzi piccoli, altrimenti non cuociono bene.
Mondate e lavate i cardi eliminando la parte finale della pianta e poi i bordi spinosi di ogni singola costa, e, infine i “fili” più coriacei. Operazione da fare con i guanti se ci riuscite (io mai, ma il mattino dopo non devo necessariamente presentarmi in pubblico, quindi anche se le dita sono un po’ annerite non faccio brutte figure con nessuno) e comunque con una certa attenzione. Tagliate poi i cardi a tocchetti, rilavateli e gettateli in una pentola di acqua bollente leggermente acidulata con un cucchiaio di aceto di mele. Scolateli al dente. Il tempo dipende dalla varietà e dall’età della pianta. Lasciate raffreddare e asciugate bene bene quelli che non usate subito, poi conservateli in frigorifero.
Mondate e lavate energicamente le patate, tagliatele a pezzettoni.
Scaldate il brodo vegetale.
In una pentola per minestre scaldate dell’olio extravergine di oliva, unite l’aglio (intero, schiacciato tritato, come preferite) e fate insaporire. Aggiungete la foglia d’alloro, le verdure e le castagne. Rosolate per qualche minuto.
Coprite di brodo e lasciate cuocere a fuoco dolce. Eliminate l’alloro dopo un quarto d’ora circa.
Di tanto in tanto assaggiate e spegnete quando cardi e castagne saranno ben teneri e le patate vicine allo sfaldamento. Regolate di sale. Servite subito.