Sos coricheddos

sos coricheddos

I dolci tradizionali preparati per le feste di matrimonio qui in Sardegna sono una cosa seria. Al pubblico impegno tra gli sposi si aggiunge quello della famiglia – intesa nel senso più esteso possibile, fino, nei centri più piccoli, a coinvolgere di fatto tutta la comunità – perché preparare i dolci per la cerimonia che sancisce la nascita di un nuovo nucleo famigliare è una cosa che richiede tempo e dedizione. Presentare dolci speciali, elaborati e bellissimi oltre che buonissimi, è un’usanza ancora viva e molto amata.

Tradizioni nuoresi

A Nuoro tradizione vuole che i dolci per la sposa siano sos coros, che letteralmente significa cuori, ma che spesso sono modellati anche a forma di gallinelle, pesci o colombelle. Fino a non molti anni fa l’usanza prevedeva che la madre dello sposo preparasse, o facesse preparare dalle mastras durcheras (letteralmente maestre di dolci), nove grandi dolci – del peso di oltre un chilo – a forma di cuore con decorazioni delicatissime ed elaboratissime, che venivano presentati a casa della sposa in un grande canestro adagiati su petali di fiori e grano. I dolci erano – la simbologia è evidente – bianchi, immacolati. Altri dolci invece, con forme più semplici ma graziose, come rose, grappoli d’uva, ghirlande, ma anche animali (persino lucertole), erano colorati con succhi di erbe (un po’ di tutto, anche prezzemolo e cicoria) o zafferano.

Candidi merletti

I coros, di base, sarebbero dolci abbastanza semplici: si tratta di due sfoglie di pasta violata (semola, acqua e strutto) ritagliate e sovrapposte, con in mezzo un ripieno, cotto fino a diventare una pasta, composto di mandorle, scorza d’arancia, miele e poca semola. E fin qui…

La seconda sfoglia, però, ha una sorta di “finestra” dalla quale si vede il ripieno. Le decorazioni sono tutte intorno alla finestra e ricordano i grani dei rosari o la filigrana dei bottones (bottoni), il prezioso complemento del costume tradizionale.

sos coricheddos

La grandissima abilità delle pasticciere sta nel produrre una pasta violata perfetta, candida, liscissima (e, va da sé, cotta alla perfezione) e poi nell’inventare decorazioni straordinarie che si realizzano con rotelline, pinzette, coltellini – tutti strumenti artigianali –  e dita precisissime e tantissima pazienza. A volte si aggiungono confettini di zucchero bianco o color argento.

coricheddos

Dei coros esistono anche – e oggi sono decisamente più in voga – delle versioni mignon: sos coricheddos, che, in occasione dei matrimoni sono donati e presentati anche come bomboniere, in accompagnamento ai tradizionali confetti bianchi. Inoltre si trovano, leggermente semplificati nelle forme (come quelli che vedete in foto), nelle migliori pasticcerie più o meno per tutto l’anno.

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