Jerusalem: un libro impossibile

jerusalem: un libro impossibile

Cosa potrei mai scrivere io che non sia già stato scritto su Jerusalem? Un libro che è una pietra miliare in cui tutti gli appassionati di cucina del terzo Millennio (in tutto il mondo a tutti i livelli) prima o poi inciampano.

Imprescindibile? Must to have? Da amare e consumare? Vedete voi. Uscito in Italia nel 2012 per la prima volta da Bompiani e ristampato da allora ogni anno, esiste, ora per Giunti, una nuova edizione anche nel 2024.

Yotam Ottolenghi, nato a Gerusalemme in una famiglia ebrea, e Sami Tamini, anche lui di Gerusalemme ma di famiglia musulmana e che oggi passa gran parte del suo tempo in Umbria, sono gli autori di questo tomo di 220 pagine colme di ricette ottimamente illustrate che tolgono ogni curiosità sul cibo di quella piccola fetta di mondo e danno ispirazione a chiunque. Sia al cuoco esperto, sia al neofita.

Potrei, ah sa il cielo se potrei, scrivere pagine intere su questo libro – ci sono periodi in cui giro con Jerusalem sottobraccio per tutta la casa e lo appoggio sui fornelli come sul divano; lo leggo in terrazzino e a letto (e pesa, eh!); ci metto segnalibri e prendo appunti fitti fitti – ma sarei solo noiosa.

E mai vorrei che la parola noia fosse associata a questa lettura. Abbiatelo: è un libro impossibile da evitare.

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