I moscardini sono quei piccoli cefalopodi cuginetti dei polpi, ai quali somigliano molto. Hanno anche loro gli occhi sporgenti e otto tentacoli di uguale lunghezza con però una sola fila di ventose. Sono commercialmente meno pregiati, anche se le ricette per cucinarli possono essere tranquillamente le medesime. In realtà possono degnamente sostituire anche calamari e seppie, soprattutto fritti.
Dalla laguna veneta fino al padovano i moscardini sono chiamati folpi e il loro consumo ha una tradizione molto radicata, tanto che a Padova esiste una Sagra del Folpo fin dal XVIII secolo, e ancor oggi i moscardini piccoli piccoli sono un accompagnamento agli aperitivi.
Esiste una ricetta ligure con acciughe e capperi, mentre qui in Sardegna non sono tenuti in grande considerazione e non si trovano nemmeno così frequentemente al mercato. Però quando ci sono vale la pena prenderli: sono economici e in insalata con le patate non sono affatto male.
Si abbinano però felicemente anche ad altre verdure, come le zucchine. E possono andare benissimo per condire una pasta. Per pulirli? Come il polpo, ma con meno fatica visto che sono più piccoli e teneri. Si rivolta la “testa”, si pulisce il contenuto sotto l’acqua corrente, poi si elimina il piccolo becco tirando con le mani e, infine, con le forbici, si eliminano gli occhi. Si lasciano in genere interi, o si tagliano in due o tre pezzetti.

Fregula con zucchine e moscardini
Per 4 persone
800 g circa di moscardini già puliti
280 g circa di fregula un po’ grossa
4 zucchine medie
aglio
olio
peperoncino
sale
prezzemolo
Provvedete, come detto, a preparare i moscardini.
Lavate, mondate e affettate le zucchine (non troppo sottili), tritate il prezzemolo al coltello o con la mezzaluna.
In una casseruola bassa e larga scaldate dell’olio, aggiungete uno spicchio d’aglio (intero, se poi lo volete togliere, a fette o tritato) e fate cuocere le zucchine muovendole continuamente. Devono essere ben rosolate, ma “al dente”.
Tenetele da parte.
Nella medesima casseruola scaldate altro olio e altro aglio (come piace a voi) e gettate i moscardini. Cuoceteli muovendoli continuamente: si devono insaporire, devono asciugarsi e leggermente “arrostirsi”.
Nel frattempo scaldate l’acqua salata, gettatevi la fregula e cuocetela al dente.
Ora riunite il tutto nella casseruola. Condite con altro olio e peperoncino e, se vi pare che serva, un po’ di sale. Fate insaporire per un paio di minuti.
Sistemate nei piatti e cospargete di prezzemolo. Fatto.