Una collana per lettori golosi

una collana per lettori golosi

I libri della collana Il lettore goloso sono tutti da comprare. Tutti, nessuno escluso. Peccato che, al momento, i più datati siano fuori catalogo e che, quindi, volendo cominciare la collezione oggi, vi dovrete rivolgere a chi vende libri di seconda mano o, se esistono ancora, alle librerie remainder. Altri invece si sono aggiunti in anni recenti e li trovate tranquillamente sul sito di Ponte alle Grazie.

Ma ne vale la pena, perché questi libri – in particolare quelli che, si diceva, sono un po’ datati – sono dei veri mattoncini, solidi e affidabili, su cui costruire la propria cultura culinaria e gastronomica. Non ci sono illustrazioni, le ricette sono spiegate in modo semplice, senza descrizioni non strettamente necessarie e senza divagazioni. Ma non li si consulta e legge solo per questo, per riprodurre ricette; no, li si legge anche seduti comodi sul divano per… apprendere. E, naturalmente, anche per immergersi nella cucina e nello stile dei vari autori: Roberta Schira, Claudia Roden, Donatella Nicolò, Giuliana Lomazzi, Cristina Bay, Manuela Vanni…

Cosa rende sostanzialmente diverso il fritto misto alla piemontese da quello alla romana? Ragioni storiche, culturali, geografiche. E, all’occasione, come preparare entrambi. Cosa è la pasta? Come la si definisce etimologicamente nel corso della storia? Quando sono nate le paste ripiene? Perché in Lucania esiste la rafanata, ovvero una pasta fresca condita con rafano grattugiato? Come si cucinano gli gnocchi della miseria?

Tutti i segreti del buccellato toscano, ma anche di quello siciliano. Perché i kranz, tipici dolci della tradizione tedesca, si chiamano così? Quanto burro serve per prepararli alla perfezione? Tutti i trucchi del pasticciere per realizzare un croccante perfetto. E… a proposito, cosa è il croccante nelle diverse regioni d’Italia?

Bianchetto, gianchetto o novellame? Sono la stessa cosa? Quale utilizzare per la pasta al pesto di Favignana con pesciolini fritti? Sapete come spinare un cavedano? E preferite una sogliola alla birra belga, o allo zenzero come si mangia nel Laos?

Una sultanina, uva passa, uva fragola, uvetta… sono il frutto della stessa pianta in varietà diverse o si tratta di nomi diversi dovuti a differenze culturali e geografiche? E, comunque, in quel dolce mettere l’una o l’altra? E, in base allo spazio, quante varietà di menta posso coltivare sul terrazzo e poi come le uso in cucina? Val la pena congelare i chicchi di mais?

Ma, esattamente, per una buona riuscita dei gamberi al curry, che spezie devo usare? Il cardamomo da dove viene, e perché sposa bene con il pollo? Marinare la carne nello yogurt, come si usa in Medio Oriente, ha un suo perché nutrizionale o solo culturale? I khoresh, le salse persiane che accompagnano il riso, esattamente cosa sono? Quante sono? E se volessi preparale a casa, cosa mi devo procurare?  Il riso più adatto per il pilaf è il Carnaroli?

La cucina pugliese, napoletana, spagnola, di montagna… E potrei continuare, ma credo abbiate capito. Consigliatissimi.

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