Pisellini freschi freschi, cipollotti teneri, le primissime zucchine, piccole e striate, aglio selvatico e un quid di cavolo nero per un piatto verde primavera. Semplice, veloce, né troppo asciutto né troppo in brodo.

Per tutto ciò che avreste sempre voluto sapere sul pane zichi vi rimando a quest’altro articolo mentre, se volete altre ricette, non avete che da fare una ricerca con la lentina, lassù in alto a destra sulla home page del sito. Non troverete ricette tradizionali, ma mie personali interpretazioni, invenzioni, chiamatele come volete, l’importante è che il pane zichi sia presente in tutta la sua versatilità.

Pane zichi di Bonorva in zuppetta verde primaverile
Per 4 persone
½ pane zichi di Bonorva (date un’occhiata alla foto)
1 l circa di brodo vegetale
2 piccole zucchine striate
2 cipollotti freschi
4 manciate circa di piselli sgusciati
8 steli circa di aglio selvatico
4 foglie piccole di cavolo nero
olio extravergine di oliva
sale
pepe
formaggio stagionato, tipo pecorino o Parmigiano
Mondate e lavate tutte le verdure. Affettate fini cipollotti, il cavolo nero – se pensate che sia troppo dura eliminate la costa centrale – e le zucchine. Per queste ultime utilizzate, se potete, una mandolina (occhio alle dita!). Tagliate gli steli d’aglio con le forbici.
Scaldate il brodo vegetale già pronto. Io ne ho sempre una scorta in frigorifero, conservato nei vasetti (quelli alti e stretti, che contengono circa 750 ml) della passata di pomodoro.
In una pentola per minestre scaldate un bel po’ di olio extravergine d’oliva, aggiungete le verdure, fate insaporire, poi coprite di brodo caldo, fate cuocere dolcemente e salate e pepate solo all’ultimo.
Per cuocere il pane zichi – tenendo presente che l’operazione si compie in meno di due minuti – potete procedere rompendolo grossolanamente e tuffandolo direttamente nella minestra; oppure potete cuocerlo come una pasta, a parte, in acqua leggermente salata, scolarlo e aggiungerlo alla minestra.
La prima soluzione è sicuramente la più… ecologica, ma fate voi.
Servite direttamente nei singoli piatti, completando con formaggio grattugiato o tagliato “a filetti” come in foto.