Quella che chiamo pomposamente la mia libreria culinaria è una raccolta di libri – sparsa in due case e qualche scatolone – che parla di cibo in molti sensi. Presumo in tutti. Tecnici, creativi, salutistici, storici, antropologici… dal saggio specializzato al maunuale dell’orticoltore, dal libro d’inchiesta all’enciclopedia, dal libro di ricette casalinghe al grande volume patinato, dal manuale tecnico all’opuscolo di cucina regionale.
Ci sono forse centinaia di tomi e sicuramente non tutti valgono una “recensione”, anzi alcuni dovrei proprio trovare il coraggio di darli via, quindi non vi tedierò con liste interminabili di titoli. Troverete qui di seguito link ad articoli specifici, o piccoli flash con le novità editoriali, o riferimenti a testi (che a me paiono) utili o addirittura fondamentali per chi ama la cucina e il cibo in tutte le espressioni possibili.
La Grammatica dei sapori e delle loro infinite combinazioni
Autrice del libro è la giornalista inglese Niki Segnit, quindi è necessario fare la tara al pittoresco con cui impregna le descrizioni di Toscana, Roma o Venezia; chiudere un occhio sul fatto che definisce lo Speck Alto Adige “un prosciutto” ed evitare di seguire il consiglio di fare un pic nic a piedi nudi sulle spiagge del Suffolk a maggio, riscaldati solo da una bottiglia di Chablis ghiacciato.
Il nuovo nel piatto
Da qualche anno nella maggior parte delle città si sono moltiplicati i negozi di alimentari dove trovare ingredienti o cibi pronti provenienti da tutto il mondo; anche per la grande distribuzione è ormai abituale riservare uno scaffale a salse, preparati e spezie espressione di culture gastronomiche lontane. E i viaggi si sono fatti più frequenti e più facili: ci si trova in un paese straniero ad assaggiare cibi nuovi che scatenano sensazioni che, poi, si vogliono rinnovare una volta tornati a casa.

Cucina milanese contemporanea
Cucina milanese contemporanea di Cesare Battisti con Gabriele Zanatta edito da Guido Tommasi, con le spiritose e originali illustrazioni di Gianluca Biscalchin e le belle fotografie di Silvia Luppi mi è stato regalato a Natale (veramente l’ho chiesto io, tipo letterina a, e sono stata accontentata).
Eat Istambul
Un libro che celebra la cucina – e non solo – di una città lontana e diversa: Istanbul. È nella mia libreria già dal 2015 e si intitola Eat Istanbul a firma del giornalista Andy Harris e del fotografo David Loftus, che hanno saputo confezionare un ritratto della cucina tradizionale stambuliota colorato, vivace e, sebbene inevitabilmente parziale, estremamente accattivante.
Parkour
Un libro: Parkour di Silvia Chiarantini edito da Porto Seguro. Non è mai facile descrivere un libro trasmettendo il giusto messaggio, in particolare quando lo si fa tra le pagine di un sito di cucina. Farne una recensione? Dare solo la notizia dell’uscita? Dire quanto quel libro è stato utile e quali ricette abbiamo riprodotto?
Mangiare fino all’estinzione
Un libro parla esattamente, puntualmente, precisamente di cibo. Cibo raro e da salvare. Si tratta di Mangiare fino all’estinzione, di Dan Saladino edito da Einaudi. Saladino, sul quale, curiosamente, non esiste una pagina di Wikipedia, è un affermato giornalista inglese di chiare origini italiane – ne parla a un certo punto nel libro – e ha viaggiato per oltre dieci anni su e giù per il globo alla ricerca di… cose commestibili…
La cucina mediorientale di Claudia Roden
Claudia Roden è nata al Cairo nel 1936. Negli anni ’50 andò a studiare a Parigi e poi a Londra ed è lì che la storia dice che la ancora giovane Claudia abbia iniziato a cucinare. E a scrivere. Non si è più fermata e ancor oggi, settant’anni dopo, è ancora una penna attiva. Ed è da tutti riconosciuta l’importanza dei suoi testi…

Michel Roux: atmosfere di Francia
Per chi segue, anche poco, il mondo della cucina, Michel Roux è un nome noto. Cuoco celeberrimo – inglese di adozione, ma moooolto francese – ha regnato per trent’anni su La Gavroche di Londra con il fratello Albert e ha aperto anche il Waterside Inn, a Bray nel Berkshire, dove per lui hanno brillato per venticinque anni consecutivi tre stelle Michelin (unico ristorante al di fuori del territorio francese a detenere questo record). Un importante spicchio della torta della ristorazione classica e dell’accoglienza di lusso.
Una collana per lettori golosi
I libri della collana Il lettore goloso sono tutti da comprare. Tutti, nessuno escluso. Peccato che, al momento, i più datati siano fuori catalogo e che, quindi, volendo cominciare la collezione oggi, vi dovrete rivolgere a chi vende libri di seconda mano o, se esistono ancora, alle librerie remainder. Altri invece si sono aggiunti in anni recenti e li trovate tranquillamente sul sito di Ponte alle Grazie.
Il panettiere delle Ebridi
L’ho comprato, confesso, questo The Hebridean Baker, non perché mi aspettassi di trovare ricette inedite o chissà quanto interessanti, ma perché volevo vedere come fosse scritto e impostato un libro (ce ne sono diversi) di quel ragazzone che porta il nome di Coinneach MacLeod, che seguo su Instagram e che gira il mondo come international best-selling author, tanto che per assistere alle sue presentazioni e al firmacopie bisogna comperare un biglietto online in anticipo.
Elogio dell’ospitalità
Non è un saggio storico o antropologico sul cibo. Non contiene ricette. Non ci sono foto. Ma parla di cibo sotto un aspetto particolare: quello della sua condivisione.
Jerusalem
Cosa potrei mai scrivere io che non sia già strato scritto su Jerusalem? Un libro che è una pietra miliare in cui tutti gli appassionati di cucina del terzo Millennio (in tutto il mondo a tutti i livelli) prima o poi inciampano.

Felipe Fernandez-Armesto – Storia del cibo
L’uomo entra in relazione con il mondo anche attraverso il cibo. Con il mondo suo e degli altri. Passato e presente di ogni famiglia, tribù e civiltà è legato al tipo di cibo che consuma, a quanto ne consuma e perché.
Tutto o quasi sulla pasta: tre libri interessanti
La pasta è la nostra grande passione, mi prendo la responsabilità di dirlo a nome di tutti. La pasta è probabilmente l’invenzione più geniale della storia della cucina, perché è una e mille, si abbina con tutto e accontenta tutti.

Modica e la storia del suo cioccolato
Di questo Modica. La storia del suo cioccolato di Grazia Dormiente (antropologa) e Giuseppe Leone (fotografo), edizioni Gribaudo 2015, colpiscono per prima cosa le immagini di un affascinante bianco e nero un po’ granuloso proprio come il cioccolato di Modica; un po’ datate, e forse per questo ancor più poetiche.
Storia del dessert
L’essere umano è istintivamente portato alla ricerca del dolce; dolce è il sapore del latte materno e quindi dolce è il primo sapore che (si spera) ogni bambino sente e ama. Ed è significativo che in tutte le lingue esistano dalla notte dei tempi metafore che alludono al dolce e alla dolcezza per illustrare qualcosa di bello, piacevole, appagante per ognuno dei nostri sensi.
Due classici gourmand
Due mostri sacri della cultura classica francese si sono cimentati, a distanza di circa cinquant’anni l’uno dall’altro nel XIX secolo, in opere relative alla gastronomia, alla cucina e allo “stile” della loro madrepatria: Jean Anthelme Brillat-Savarin (1755-1826) e Alexandre Dumas padre (1802-1870).
Nutrimento e olio d’oliva
Due libri grandi, belli, illustrati, pieni non solo di ricette, ma anche di spunti e idee da ri-elaborare nella propria cucina e di storie da conoscere. Uno legato strettamente alle ricette tipiche di uno specifico territorio e del popolo che da sempre lo abita; l’altro incentrato su preparazioni di più ampio respiro, a base di verdure, caratteristiche di una comunità che vive, quasi da altrettanto tempo, sparsa per il mondo.
Comfort: Ottolenghi è sempre Ottolenghi
Che sono una fan di Yotam Ottolenghi – e di tutto il suo staff ovviamente, di certo non fa tutto da solo – lo sapete già. Nella mia libreria culinaria ci sono tutti i suoi libri pubblicati in Italia. Le citazioni negli articoli di questo sito (e prima del blog) sono tantissime, gli omaggi numerosi.